"L’orientamento come dimensione educativa"
Intervista a Speranzina Ferraro, responsabile dell’orientamento per il Miur: “Strumenti come AlmaOrièntati sono molto utili per abituare scuole e docenti ad aprirsi alla realtà esterna”L’orientamento? “E’ una dimensione educativa che deve attraversare trasversalmente tutti gli ordini e gradi di scuola e che deve diventare compito irrinunciabile di ogni docente”.
Speranzina Ferraro, dirigente del ministero all’Istruzione, coordinatore del piano nazionale Orientamento, è intervenuta al convegno AlmaDiploma che si è tenuto a Roma il 30 novembre 2012. Giudicando “molto utile” uno strumento come AlmaOrièntati che potrà servire anche nelle azioni previste sull’orientamento per le scuole.
Guarda la video intervistaCosa pensa di AlmaOrièntati come strumento per le politiche nazionali di orientamento?“Strumenti come AlmaOrièntati, ma non solo, possono essere molto utili per abituare le scuole e i docenti all’apertura verso la realtà esterna, verso il mondo del lavoro. Inoltre questo tipo strumenti consentono di stimolare l’esperienza di lavoro e quindi anche di stage, ma soprattutto aiutano i ragazzi a capire come possono giocare le loro potenzialità e i loro sogni all’interno del mondo delle professioni”.
Formazione e orientamento devono andare insieme?“Assolutamente sì. Intanto non ci può essere una nuova scuola senza la formazione. E non ci può essere formazione efficace del nuovo docente se non si parla di orientamento, nel senso di dimensione educativa che attraversa trasversalmente tutti gli ordini e gradi di scuola ed è compito irrinunciabile di ogni docente e di ogni disciplina. Ad orientarsi si insegna e si apprende attraverso una formazione di tipo orientativo”.
Quali azioni si stanno mettendo in campo per le scuole del Sud?“Nell’ambito del piano di azione e coesione per il Sud si stanno studiando prototipi di azioni sulla prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, che in alcune regioni del Sud è particolarmente elevata, e sull’orientamento. Metteremo dentro anche AlmaOrièntati in questa sperimentazione. L’anello debole è molto spesso la scuola secondaria di primo grado. Vorremmo fare lo stesso lavoro fatto per i ragazzi vicini al diploma attraverso la sperimentazione di un software che consentirà ai ragazzi di esplorare il mondo delle professioni e di capire come queste intercettano i loro sogni”.
AlmaDiploma restituisce ogni anno in modo tempestivo il Profilo dei diplomati a ciascun istituto superiore: la cultura della valutazione sta cambiando?“Faticosamente sta cambiando. E’ stato difficile per le scuole il passaggio dall’essere amministrate al gestirsi, che implica sapere quello che si va a fare, saperlo analizzare e monitorare. Anche il ministero all’Istruzione sta dando un’importanza strategica alla valutazione, non solo di sistema. Quando la scuola farà la valutazione in termini reali e concreti allora andremo finalmente verso un nuovo modello di scuola, più vicina agli studenti e ai loro bisogni”.
Il percorso di orientamento deve partire prima delle scuole superiori?“L’orientamento deve cominciare dalla scuola dell’infanzia, è lì che si gioca il sostegno all’autostima e alla motivazione di ogni ragazzo. Il maestro o la maestra per un bambino è tutto. Se il docente ama la propria disciplina questo si trasmette, ne scaturisce la motivazione verso la scuola da parte del bambino e ragazzo, il suo successo o l’insuccesso scolastico”.