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L’identikit dei diplomati 2017 della Regione Liguria

L’Associazione di scuole AlmaDiploma, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria, ha presentato giovedì 8 marzo a Genova i risultati dell’Indagine sul Profilo dei diplomati 2017 della Regione.

L'Associazione di scuole AlmaDiploma ha presentato il Profilo dei Diplomati 2017 della Liguria. L'Indagine ha coinvolto quasi 3mila studenti di 23 Istituti liguri di scuola secondaria superiore, analizzandone caratteristiche e riuscita scolastica, valutazioni e prospettive di studio e di lavoro.

Si tratta in particolare di diplomati liceali (49%), seguiti dai tecnici (37%) e professionali (14%). L’8% dei diplomati della Liguria è rappresentato da studenti di cittadinanza estera (è il 6% per la media dei diplomati), presenti soprattutto nei percorsi professionali e provenienti da Paesi quali Albania (29%), Equador (27%), Marocco e Romania (entrambi 7%).

Il Rapporto sul Profilo dei diplomati della Liguria analizza le performance formative dei diplomati attraverso due componenti, la regolarità e le votazioni e, che mostrano come i diplomati concludano non solo i loro studi senza ripetenze ma anche con buoni risultati. Il 6% ha ottenuto un voto di diploma pari a 100 o 100 e lode, mentre il 9% ha conseguito un voto da 91 a 99 (valori in linea con la media). L’87% ha conseguito il titolo di studio senza ripetenze; in particolare, è il 92% dei licei, l’83% dei tecnici e il 77% dei professionali.

Il 58% dei diplomati della Liguria ha svolto un’attività di stage/alternanza scuola-lavoro prevista dal corso (è il 54% per la media dei diplomati); in particolare, sono gli studenti dei percorsi professionali ad aver svolto in maggior misura questo tipo di esperienze (97%), seguiti da tecnici (74%) e liceali (35%). Il 9% degli studenti liguri ha svolto l’attività di stage/alternanza scuola-lavoro all’estero (almeno in parte).

L’Indagine registra una buona coerenza tra indirizzo di studio e settore di attività dove si è svolta l’attività di stage/alternanza scuola-lavoro: così, i liceali si inseriscono prevalentemente negli ambiti dell’istruzione, 23%, e servizi culturali, ricreativi e sportivi, 13%; i tecnici nei trasporti, comunicazioni e commercio, 17%, e attività manifatturiere e costruzioni, 14%; infine i professionali, in settori quali sanità e assistenza sociale, 22%, e attività finanziarie 11%. Non stupisce pertanto che le attività di stage/alternanza scuola-lavoro siano molto apprezzate dai diplomati per tutti gli aspetti esaminati.

Anche le esperienze di studio all’estero sono considerate dai giovani un valore aggiunto importante del proprio percorso didattico. I dati del Profilo dei diplomati liguri mostrano infatti che nel 2017 il 31% degli studenti ha compiuto esperienze di studio all’estero, metà dei quali partecipando a programmi organizzati dal proprio Istituto. Le esperienze di studio all’estero sono molto diffuse tra i diplomati liceali (43%), mentre negli altri indirizzi la mobilità all’estero è molto meno diffusa. I Paesi di destinazione più frequenti sono il Regno Unito (43% delle esperienze), l’Irlanda (14%) e la Spagna (11%).

Il lavoro durante gli studi, prevalentemente occasionale, estivo o part-time, coinvolge 55 diplomati su cento (è il 58% per la media) ed è più diffuso negli indirizzi professionali (64%) e tecnici (56%). Nel complesso, i diplomati si dichiarano piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica (80%). I diplomati liguri nella valutazione dell’organizzazione scolastica sono più appagati delle attività di recupero (71%), più critici per l’adeguatezza degli spazi comuni e la comunicazione (rispettivamente 50% e 44%).

Le opinioni sono risultate in generale favorevoli anche nei confronti degli insegnanti: apprezzati particolarmente per la preparazione e per la chiarezza espositiva. Il 79% dei diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 73% della chiarezza espositiva, il 74% della disponibilità al dialogo e il 65% della loro capacità di valutazione. Le migliori valutazioni sono state espresse a proposito dei rapporti con gli altri studenti, ritenuti soddisfacenti dall’88% dei diplomati. Meno apprezzate sono risultate le infrastrutture, in particolare l’adeguatezza di laboratori e aule (51 e 52%), e di impianti e attrezzature sportive (45%), tutte valutazioni sensibilmente più critiche rispetto alla media dei diplomati

Resta vero che sebbene i diplomati siano generalmente soddisfatti dei vari aspetti dell’esperienza scolastica, una quota importante di loro al termine del percorso formativo è “pentito” della scelta compiuta a 14 anni. In altre parole, se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, mentre 56 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ben 44 su cento cambierebbero l’indirizzo di studio e/o la scuola. In particolare, 10 su cento ripeterebbero il corso ma in un’altra scuola, 7 sceglierebbero un diverso indirizzo/corso della propria scuola e 26 cambierebbero sia scuola che indirizzo.

La quota dei diplomati che cambierebbe sia corso sia scuola è più elevata tra i professionali (35%), seguiti dai tecnici (29%) e dai liceali (21%). È interessante esaminare le ragioni espresse dai diplomati che cambierebbero: il 41% lo farebbe principalmente per studiare materie diverse, il 23% per compiere studi che preparino meglio al mondo del lavoro, il 15% per intraprendere studi più adatti in vista dei successivi studi universitari e, infine, il 21% per altre ragioni.

Una volta conseguito il titolo di scuola secondaria superiore la scelta di proseguire gli studi con l’università (senza lavorare contemporaneamente) riguarda il 54% diplomati. Tale quota sale al 78% tra i liceali, mentre nei tecnici e professionali si riduce rispettivamente al 34% e al 23%. In particolare, su tale scelta, influisce la voglia di approfondire i propri interessi culturali, ma anche la necessità di avere una formazione universitaria per svolgere il lavoro a cui sono interessati o di ottenere una volta concluso il percorso di studi un lavoro ben retribuito.
All’opposto, alla vigilia del diploma, dichiarano di volersi inserire nel mercato del lavoro una volta ottenuto il titolo di diploma 19 diplomati liguri su cento: sono maggiormente presenti nei percorsi professionali, 40%, e tecnici, 33%, mentre interessa solo il 4% dei liceali. Gli aspetti più rilevanti nella ricerca del lavoro sono la stabilità/sicurezza del posto di lavoro e l’acquisizione di professionalità (rilevanti rispettivamente per il 94% e il 95% dei diplomati liguri).

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Sono stati pubblicati i Rapporti di Istituto relativi all’ Indagine 2023 su gli "Esiti a Distanza dei Diplomati 2022, 2020 e 2018"
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